Testimonianze

SUOR MARIANNA MEDICO IN SUD SUDAN CI SCRIVE

Bakhita, un miracolo dell'amore 




Bakhita ha quattro anni, arriva in fin di vita, convulsando, per una brutta malaria cerebrale. Mentre controlliamo le convulsioni e iniziamo il trattamento con il chinino, organizziamo una trasfusione di sangue. Bakhita sopravvive ma sembra rimanere, come purtroppo capita, con gravissime sequele neurologiche. Il corpo è rigido, risponde ad ogni stimolazione con grugniti e pianti inconsolabili. Vi confesso che ho provato grande rabbia e delusione. La mamma, dopo il pianto iniziale, non si perde d'animo: pulisce, lava, nutre attraverso il sondino nasogastrico la piccola con una cura e un coraggio toccanti giorno e notte. La piccola migliora un pochino. Piano piano Bakhita inizia a deglutire, anche se tre quarti del porridge non finisce al posto giusto. La mamma con infinita dolcezza persevera. Insegnamo alla mamma semplici esercizi di fisioterapia che esegue con diligenza. Dopo un paio di settimane dimettiamo la piccola Bakhita che ha recuperato un pochino ma sembra restare con un danno cerebrale importante. Incoraggiamo la mamma a continuare a casa e le chiediamo di portare la bimba al controllo dopo un mese. Così fa, ma nessuno di noi riconosce Bakhita in quella bimba sorridente, bellissima, con un vestito bianco di tulle bianco che risalta sulla pella scura e allunga la mano per salutarci! La mamma ci viene in aiuto: "E' Bakhita!". Siamo commossi. Non ci sono parole. Un miracolo dell'amore! Non possiamo che tacere e adorare.


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Pubblichiamo integralmente la lettera della drammatica esperienza del nostro amico Mons. Elio Greselin

UN VESCOVO TRA I "GARIMPEIROS" (cercatori di oro!)

Mons. Elio Greselin

L’ignoto esiste.

 Il mondo è immenso. Anche nella stessa diocesi esistono persone e luoghi inaccesibili e inesplorati.
Nel mio vagabondare come vescovo del Nord della diocesi, sono arrivato alla confluenza del fiume Rovuma cha fa da confine naturale tra Mozambico e Tanzania e tra Mozambico e il lago Niassa ( o come dicono le mappe: lago di Malawi!).
Qui mi sono attendato. Per modo di dire: qui sono caduto!
Strade inesistenti, fiumi intransitabili: terra dei garimpeiros!.
Vengono dalla Tamzania e dal Malawi. Parlano lingue nuove e non conosciute. Sono giovani ( maschi!) in cerca di oro e di una ricchezza che si rivela un trabocchetto alle loro speranze
Siamo entrati dal confine tra Tanzani e Mozambico: ci siamo inoltrati pensando il meglio , nessun sacerdote o vescovo è mai entrato qui!
2000 persone, sconosciute al mondo e al Mozambico, disperse in una quindicina di paesetti nella profonda terra del Nord del Mozambico
Mi sono domandato: cosa ci stó a fare qui?
Io sono il vescovo di questa gente! Sono i miei figli ignorati per tre anni! Sono miei ! E io non lo sapevo.
Matjeje, Lutumboshi, Lupilichi, Nakagurue, Tulo… localitá sconosciute nel mappa del Mozambico: sono le montagne del Nord ricche di oro, oro autentico, l’ho visto nelle loro mani, dopo un giorno di presenza tra loro.
Sono partiti questa mattina quando il sole non era ancora sorto. Si sono arrampicati sui sentieri scoscesi della montagna per raggiungere il loro luogo dove faranno brillare la dinamite per spaccare la montagna, raccogliere i sassi auriferi, caricarli sulle spalle, scendere a valle, collocarli dentro al frantoio per macinarli, aspettare e raccogliere una piccolissima manciata di polvere gialla: l’oro.
Ci vorrá un grammo per ricevere 30 euro!
L’associazione governativa controlla tutto il mercato! Se produci, il guadagno è tuo! Ma se non incontri la roccia giusta… la fatica e la speranza si frantumano!
Vita da garimpeiros!
Visito le loro “ case” ( tuguri degradati) e cerco di capire il perché di questa fatica immane!
Li trovo stravolti dall’alcool , seduti e accostati alle pareti di fango, semidistrutti dalla fatica, smorti, e accanto a loro giovani prostitute in cerca di lavoro!!. Il resto dell’umanitá!
Una vita stroncata dalla speranza e dal sogno.
Sono quasi tutti Tanzaniani, esuli, senza documenti validi, sfruttati dai signori dell’oro! I signori sono governativi che chiudono gli occhi sulla loro provenienza ma li sfruttano come mano d’opera!.
La piccola comunitá cristiana sa. Vede e vuole fare qualcosa per loro ma si trova impotente. Qui bisogna vestirsi dei vestiti da lavoro e andarli a visitare uno per uno, indipendentemente dalla religione professata, e far loro capire l’assurditá di questa vita.
Sono i nuovi sfruttati! In nome dell’oro nascono i nuovi schiavi, i nuovi adoratori della illusione di una ricchezza facile e a portata di mano.
Li ho visti lungo i sentieri della foresta (siamo sulle montagne!): gruppetti di cinque o sette, con la torcia in fronte ( per entrare nelle gallerie) in fila indiana, in viaggio da 4 giorni, sbandati e con gli occhi fuori dall’orbita!
Tornate a casa!
No. Vogliono arricchirsi in fretta!
Non ce la faranno mai!
Oggi riparto con la mia jeep miracolosa (non so ancora come sono arrivato fin qui!): dietro ho quattro di questi ragazzi con le gambe spezzate dalla roccia caduta su di loro dopo che la dinamite ha fatto brillare la miccia. Li porto al confine con la Tanzania. Li affido alla guardia di confine e chiedo di provvedere: non ho il permesso di valicare la frontiera. Piangono, dissanguati e gli occhi scavati.
Cari amici, questo stralcio di vita ci interroga, ci fa divenire umili e ci trova impotenti: l’oro ancora oggi uccide e sfrutta.
Nei dieci giorni passati tra i garimpeiros non sono riuscito a dormire: li vedevo sempre davanti e ,se mi assopivo, li sognavo.
È troppo forte per la mia sensibilitá umana.
Oggi sono tornato a casa e ho chiesto un’ incontro con il Governatore di Lichinga!
Mi accoglie subito perché gli ho detto che ho una bomba in mano! Mi ascolta e quasi piange: nessuno mi ha informato! Ora lo sai!
Lo sai cosa succede lassú?
Il Governo lí, non esiste!
Scuola, Centro di salute, Strade di comunicazione: non esistono!
Il vescovo dei garimpeiros! Bel primato! Quante lacrime e sofferenza mi rimangono nel cuore.
Oggi sono cambiato: vivo tra i garimpeiros e voglio spaccare il cechio di omertá con cui il governo si fa complice della morte de centinaia di giovani vite buttate allo sbaraglio dell’illusione.


Con affetto
+Elio, vescovo dei garimpairos, cercatori d’oro


Lichinga, Novembre 2012


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sabato 25 agosto 2012

TESTIMONIANZE DRAMMATICHE

Abbiamo chiesto delle testimonianze per renderci conto di quanto sia drammatica la situazione nell'ospedale dove lavora la Dott. Patrizia  Emiliani ed ecco alcune foto e quanto ci ha scritto. Non ci sono parole da aggiungere ....
solo ringraziare la Dott.ssa e l'equipe che lavora assieme per quello che stanno facendo. Da parte nostra garantiamo l'impegno per poterLe sostenere il più possibile.

Ecco quanto scrive:

I malati arrivano da oltre Boali, da Mbaiki, da PK-13 è 30, siamo sempre stracolmi di bimbi malnutriti e in fin di vita, venerdì mi hanno portato un bimbo al quale quella strav…. di sua nonna aveva strappato manualmente l’ugola perchè a suo dire era troppo lunga quindi le impediva di nutrirsi, morale:
Il bimbo di 4 anni dal dolore si è spaccato gran parte dei denti, non riesce più a deglutire perché tutto ciò che ingoia fuoriesce dal naso, il bimbo è entrato in quadro di malnutrizione severa, non ce la farà. Vi allego qualche foto  tanto per darvi un’idea di quello che ci arriva tutti i santi giorni.
E con la speranza che qualcuno tramite voi continui ad aiutarci perché qui andiamo tutti i giorni peggio.



5 anni edema diffuso, pellagra, ha tutto ! e tutto è dovuto alla malnutrizione dopo questo stato incominciano a sgonfiarsi fino a perdere tutti i liquidi diventano solo pelle e successivamente la morte.






La Dott.ssa con Hyppolite, che dopo 2 mesi è finalmente rientrato al villaggio ben cicatrizzato, spero che non torni.




Hyppolite quando è arrivato


Peinelle, 6 anni malnutrito severo sostenuto per l’occasione dall’infermiera Felicitè, purtroppo  mi hanno rubato la macchina fotografica, quella che uso non sempre fa il suo lavoro.


 
Marie, ustionata dalla madre alcolizzata, anche questa in via di guarigione

  
 È Arrivata sabato insieme a suo fratello 


Clémentine 4 anni, alla fine causa malnutrizione.



Cari Amici ditemi, la crisi che l’Europa vive è paragonabile alla miseria locale, è accettabile che si parli di sonde spaziali su Marte quando qui i bimbi muiono di fame, ci siamo tanto scandalizzati dei campi di sterminio nazisti, ma queste immagini non solo simili a quelle dei sopravvissuti a Hitler?

Sono cosi scoraggiata e irritata da tanta indifferenza che spesso sento la voglia di scappare andare lontano dove nessuno mi conosce, dove nessuno sa che sono un medico.

Vi ringrazio di cuore per quanto state facendo con la speranza che questo documento possa toccare il cuore di chi mangia 2 volte al giorno

Vi abbraccio tutti caramente
Patricia
 

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