giovedì 25 giugno 2015

SUOR MARIANNA MEDICO IN SUD SUDAN

Suor Marianna ci scrive..........

Bakhita, un miracolo dell'amore


Bakhita ha quattro anni, arriva in fin di vita, convulsando, per una brutta malaria cerebrale. Mentre controlliamo le convulsioni e iniziamo il trattamento con il chinino, organizziamo una trasfusione di sangue. Bakhita sopravvive ma sembra rimanere, come purtroppo capita, con gravissime sequele neurologiche. Il corpo è rigido, risponde ad ogni stimolazione con grugniti e pianti inconsolabili. Vi confesso che ho provato grande rabbia e delusione. La mamma, dopo il pianto iniziale, non si perde d'animo: pulisce, lava, nutre attraverso il sondino nasogastrico la piccola con una cura e un coraggio toccanti giorno e notte. La piccola migliora un pochino. Piano piano Bakhita inizia a deglutire, anche se tre quarti del porridge non finisce al posto giusto. La mamma con infinita dolcezza persevera. Insegnamo alla mamma semplici esercizi di fisioterapia che esegue con diligenza. Dopo un paio di settimane dimettiamo la piccola Bakhita che ha recuperato un pochino ma sembra restare con un danno cerebrale importante. Incoraggiamo la mamma a continuare a casa e le chiediamo di portare la bimba al controllo dopo un mese. Così fa, ma nessuno di noi riconosce Bakhita in quella bimba sorridente, bellissima, con un vestito bianco di tulle bianco che risalta sulla pella scura e allunga la mano per salutarci! La mamma ci viene in aiuto: "E' Bakhita!". Siamo commossi. Non ci sono parole. Un miracolo dell'amore! Non possiamo che tacere e adorare.

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