martedì 26 settembre 2017

LA NOSTRA STORIA RICORDATA DA BRUNO DE FRANCESCHI

Domenica 10 settembre abbiamo avuto l'onore di essere invitati a festeggiare i 50 anni di matrimonio da Bruno De Franceschi, l'ispiratore della nostra Associazione.
Riportiamo di seguito le pagine dedicate all'Associazione all'interno della sua autobiografia.



GLI AMICI PER L’AFRICA Avevo ammucchiato un bel po’  di ferie non godute  a causa di quel corso da infermiere professionale ed a settembre decisi di
accettare l’invito di Don Silvano,  era il nostro cappellano che era andato a fare servizio  nella Missione di Usokami , e partii per il Tanzania .
Fu un’esperienza  bella  . un Missionario della Consolata  ci portò a fare un giro per la zona  ed ebbi occasione di conoscere storia ed abitudini della gente che mi rimasero come ricordo, ma anche mi servirono  nelle altre occasioni che ebbi di ritornare.
Fu quello il “ battesimo africano “ che poi mi portò altre volte in quel paese a sostegno dei nostri missionari della diocesi di Bologna.
Una delle prime volte  mi fu chiesto , arrivando in Italia, di occuparmi per trovare una cucina economica a legna per la missione, quella in funzione era  praticamente disfatta.
Durante le peregrinazioni  di ricerca incontrai alla fiera di Trebaseleghe Terzo Pattaro  un artigiano che costruiva cucine artistiche e caminetti.
Spiegai quali  erano le nostre esigenze ed egli acconsentì di fare un preventivo  che nonostante fosse più elevato di altri  venne accettato.
Durante la fase di costruzione andai a vedere come procedevano i lavori . Se avessi descritto ai responsabili del centro missionario l’ambiente in cui Terzo stava lavorando si sarebbero certamente spaventati.

Comunque la cucina a legna con produzione di acqua calda,  in acciaio inossidabile  ed una piastra  spessa 5 centimetri  fu pronta, trasportata a Bologna e spedita in un container.
Si trattava di montarla ,invitai Terzo a rendersi disponibile aggiungendo che doveva pagarsi il viaggio  e partimmo.
La cucina fu montata con successo e continua tuttora funzionare  e a dare acqua calda alle docce della casa dei padri e a preparare il mangiare ai bimbi denutriti dell’ospedale.


LA NUOVA CUCINA ECONOMICA CON PRODUZIONE DI ACQUA CALDA

Ma  il tempo per mettere in funzione una cucina  non può durare un mese  e nel frattempo che si fa?
Il pane era una ricercatezza e le suore con le ragazze lo facevano ogni tanto utilizzando  il forno della cucina.
 Terzo decise di costruirne uno che potesse servire anche  ai denutriti dell’ospedale .


 Terzo inizia la costruzione del forno con mattoni di argilla
Ma  le pietre refrattarie ? il cemento refrattario ? chiunque si sarebbe arreso.
 Terzo disse che i  nostri vecchi non conoscevano i mattoni ed il cemento refrattario. Utilizzando i mattoni cotti al sole  e l’argilla  fresca  per unirli , costruì un forno dal diametro interno di un metro e venti , poi lo stuccò tutto dentro e fuori con argilla fresca .
( ovviamente le strutture esterne  di contenimento sono state realizzate con mattoni cotti in fornace e cemento).
Lo riempì  di segatura  ( ce n’era in abbondanza )  e l’accese ,
per tre giorni  fumò da ogni parte .
Alla fine consumato il combustibile , fece una grande pulizia  ed infornò  il primo pane .
La soddisfazione fu grande , ma quel che conta è che si sono resi conto  che con materiali semplici si poteva  ottenere quello che si ottiene qui con i materiali più sofisticati.
Quel forno a distanza di oltre 30 anni è ancora in funzione.


Il forno funzionante a Pebane in Mozambico
Ritornammo ancora varie volte ad Usokami per un’altra cucina al Noviziato delle Minime  e poi per altri forni  e cucine  a Mafinga  a Niakipambo  ecc. e per cercare di trovare acqua potabile senza però risultati  soddisfacenti
Per Terzo fu l’inizio di un impegno nuovo che continua tuttora tanto che ha fondato una ONLUS GLI AMICI PER L’AFRICA e con un bel gruppo di volontari  si prodiga  ad aiutare  missionari che chiedono aiuto in tutta l’Africa .


La trivella e il trattore per il suo trasporto

 P.Piero  venuto in Italia per un po’ di riposo  sollecitò un vecchio amico Rino  Baccega di Toreselle  per valutare la  possibilità di trovare una macchina per fare pozzi  in Africa. Rino e Terzo già erano in contatto  per altre iniziative missionarie  ed alla fine  trovammo un
Artigiano che ci costruì una trivella abbastanza semplice.


La attrezzammo con tutto l’occorrente compreso un trattore
ed assieme a suppellettili e letti  per la Maternità la spedimmo a Pebane .
E’ impossibile  descrivere  la felicità di quell’uomo-prete  al vedersi arrivare nel cortile della missione il container  con tanto Ben di Dio.


Il primo container inviato in Mozambico

P. Zanetti la benedisse  e cominciammo a forare



la benedizione della trivella

La soddisfazione fu veramente grande  quando spruzzò fuori  l’acqua.

P.Piero  non ha avuto la soddisfazione di vederla  ma sicuramente dal cielo ci guardava e ci proteggeva.


Inizia lo scavo del primo foro


Lo spruzzo del primo pozzo
     
Dopo di Pebane  l’avventura  è continuata  a Quelimane




Una seconda trivellazione ha trovato l'acqua

 Molocue ,  Nampula  e al Gurue  .
e non ci siamo fermati al Mozambico.
Richiesti  da missionari  vescovi e medici  siamo andati in Repubblica Centroafricana a costruire  una scuola a Bangui 


Avviata la scuola a Bangui

Altra costruzione al grezzo

  ed un piccolo ospedale   per una dottoressa che lavora là .
Questi Amici   che vanno dove sono richiesti , sono sostenuti  da un folto gruppo di  persone  che non hanno la possibilità di partire  ma soltanto aiutano i partenti , raccogliendo fondi,  procurando materiale, allestendo containers ,e preoccupandosi soprattutto della formazione , di tutti coloro che ci seguono in questa  bella – pazza  avventura .
Una  spedizioni di gruppo  di 15 volontari ,  ha fatto sorgere il centro pastorale di Molocuè.


Particolare del centro pastorale di Alto Moloque


Altri pozzi in Mozambico


        Quindi pozzi  ed  opere varie in  altre zone.


la costruzione della falegnameria a Nampula in Mozambico




Una falegnameria  a Nampula per il vescovo  Dom Tomè.



 Terzo scava una fondazione in Mozambico

                     Tutte attività che continuarono nonostante la morte di p. Piero  e direi proprio nel suo ricordo.


La scuola di Bangui


particolare della scuola di Bangui
Qui l’Opera compiuta !  Bangui  CENTROAFRICA
Che dire dell’esperienza  africana ?  Umanamente parlando è stato un grosso arricchimento  . Da un punto di vista  Cristiano  è stata una testimonianza che ho voluto dare:  alle figlie innanzitutto poi alla mia comunità parrocchiale.Testimonianza  di un’attenzione a quanti nel mondo sono molto meno fortunati di noi  ma che hanno tanto da insegnarci in essenzialità  e nel saper essere contenti del poco niente che hanno .  Bruno



mercoledì 13 settembre 2017

CINQUANTESIMO DI MATRIMONIO DI BRUNO E GIUSEPPINA


Domenica 10 settembre, assieme ai sui numerosi parenti  e ad un gruppo degli Amici per l'Africa di Trebaseleghe Bruno e Giuseppina hanno festeggiato i loro 50 anni di matrimonio.
Dopo la Santa Messa celebrata dal vescovo Mons. Elio Greselin Padre Marino Bano ed il Fratello di Bruno presso la Chiesetta del Zignolo a Fossalta di Trebaseleghe, gli invitati si sono riuniti per il pranzo, preparato dagli amici spinti dallo spirito di festeggiare con semplicità ma con affetto uno dei Capostipiti dell’Associazione.

Particolarmente toccante sono state le parole di Bruno quando nel ringraziare tutti i partecipanti ha detto che gli amici per l'Africa di Trebaseleghe, sono amici del mondo intero, in quanto  ovunque sono chiamati, sono sempre presenti.
 
Per gli Amici per l'Africa di Trebaseleghe, Bruno De Franceschi  è considerato il padre fondatore dell'Associazione.
Nel lontano 1998 chiese a Terzo se era disponibile a costruire una cucina economica in Tanzania.
Terzo, lusingato dalla proposta, ha subito realizzato il progetto e Mario Righetto gli ha procurato i pezzi di ghisa necessari, tagliati su misura.

Arrivati i pezzi in Tanzania Terzo è partito per la sua prima missione  ad USOKAMI.
Utilizzando la terra locale ha costruito i mattoni e poi realizzato la cucina tanto agognata.
Tanto è stato l'entusiasmo di quell'esperienza che al suo ritorno Terzo ha iniziato a coinvolgere altre persone che nel tempo sono diventate la realtà che stiamo vivendo oggi. Bruno e Giuseppina in questa occasione hanno offerto il libro della storia familiare della Famiglia De Franceschi dove ci ha dedicato una decina di pagine, che in seguito pubblicheremo.

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