(liberamente tratto
da MISNA)
Margaret Vogt rappresentante speciale dell'ONU in
Centrafrica, ha chiesto che siano applicate sanzioni individuali nei confronti
dei componenti della Seleka, ribelli che hanno preso il potere a Bangui lo
scorso 24 marzo.
La Vogt chiede il dispiegamento di una forza neutrale per
arginare l'attuale stato di anarchia e la incapacità dei ribelli di controllare
la situazione che ha causato la fuga di quasi 300.000 persone e che ne mette in serio rischio alimentare almeno
altre 800.000 e impedisce a circa 650.000 giovani di frequentare la scuola.
Nicolas Tiangaye, primo ministro provvisorio nominato dal
capo della Seleka ha chiesto l'apertura di un corridoi umanitario e maggiore
sostegno da parte dell'Unione Africana e dell'Unione Europea.
Causa principale di tutti questi movimenti sono il
controllo delle miniere di diamanti e l'esportazione del legname, prodotti che
da soli possono produrre ricchezza per tutta la popolazione che invece vive in
estrema povertà.